Liquori di Calabria I Liquori Calabresi sono a base di Erbe o Frutta Aromatizzati: arance, limoni, mandarini, bergamotti, liquirizia, finocchio selvatico e fichi d'india che in Calabria sono molto diffusi. Anche dalla fermentazione delle mele si ottiene un liquore molto gradevole. Essi posseggono proprietà alimentari e medicamentose per via delle essenze da cui provengono: quelli alla frutta sono ricchi di vitamine, per rafforzare il sistema immunitario e combattere le influenze; quelli a base di erbe agiscono sull'apparato digestivo, sul sistema nervoso, sull'apparato cardiocircolatorio. Ovviamente, vista la presenza dell'alcool ad alta gradazione, l’abuso può avere effetti negativi per la salute. ![]() ![]() I liquori sono bevande alcoliche preparate a caldo o a freddo, e cioè per digestione (infusione) o distillazione, oppure miscelando oli essenziali, essenze e sostanze aromatiche vegetali. Tali bevande sono composte di alcol, acqua, zucchero, con l’aggiunta di principi aromatici o amari, semplici e composti, in proporzioni variabili a seconda dei tipi. In sintesi, il liquore è una bevanda alcolica derivante da un alcol dolcificato e aromatizzato. • I liquori preparati per infusione sono ottenuti con una macerazione più o meno prolungata delle materie prime o della sostanze aromatiche nell’alcol (30-40 giorni), a diverse gradazioni a seconda dei principi aromatici e coloranti che si vogliono estrarre. • I liquori preparati per distillazione ci permettono di ottenere una bevanda che abbia l’aroma delle droghe infuse nell’alcol, ma che si presenta limpida e incolore perché sottoposta a distillazione. Quindi mentre gli oli essenziali evaporano insieme all’alcol e all’acqua, le altre sostanze, fra cui quelle coloranti, essendo solide, restano nella caldaia. • I liquori preparati per miscelazione accorciano sensibilmente i tempi di lavorazione, presentando enormi vantaggi dal punto di vista dei costi di produzione e della standardizzazione della lavorazione. Poiché per estrarre con alcol i principi attivi di una droga occorrono almeno 30 giorni e, nel caso che si voglia una bevanda limpida, essa deve essere sottoposta anche a distillazione, per abbreviare i tempi e limitare i costi si può procedere estraendo i principi attivi con metodi chimici o fisici dalle droghe per poi miscelarli con alcol, acqua e zucchero. Classificazione dei liquori ![]() • liquori naturali: sono bevande dal profumo e gusto ben definiti, che chiaramente indicano il prodotto con il quale sono stati prodotti; • liquori di fantasia: dal profumo e sapore particolare, la cui denominazione non è legata alle sostanze con le quali sono stati prodotti; • creme: sono bevande gradevoli e moderatamente alcoliche (da un minimo di 15°ad un massimo di 30°); la denominazione “crema di” seguita dal frutto o della materia prima utilizzata (fiori, erbe aromatiche, ecc.) è riservata ai liquori aventi un tenore minimo di zuccheri di 300 g/l espresso in zucchero invertito. Queste bevande hanno quindi un contenuto zuccherino molto elevato, risultano dolci al gusto e in esse generalmente predomina un unico aroma. Sono impiegate generalmente nella preparazione dei dessert o nella miscelazione dei cocktail. Ulteriore classificazione è quella riguardante la gradazione alcolica: • liquori correnti: da 16°a 21°; • liquori fini: da 21°a 28°; • liquori extrafini: da 28°a 35°e più. Gli amari Amaro deriva dal latino medievale amarum, la cui radice, am, significa “essere forte, stringere con forza”. Gli amari (bitter in tedesco) sono il vanto della produzione liquoristica italiana; essi presentano come caratteristica principale l’armonizzazione dell’alcol etilico di origine agricola con il gusto di amaro, cui si può aggiungere un’eventuale dolcificazione. ![]() Alcuni amari s’identificano con un ingrediente particolare che li caratterizza, altri hanno un bouquet non definibile per l’insieme di essenze, spezie, erbe in loro concentrati. Alcuni di loro possono far parte di un gruppo e contemporaneamente avere caratteristiche di un altro. Sono comunque per la maggior parte molto versatili, in quanto possono essere proposti come amari digestivi, oppure come aperitivi, oppure come dissetanti o ancora come bevande calde. Una classificazione possibile è la seguente: - Amari digestivi Sono quelli amari che per la loro alta gradazione alcolica (intorno ai 40°), per le loro qualità e per la mancanza assoluta della componente dolce sono indicati per il dopo pasto. Vanno sempre serviti lisci e, per la loro alcolicità, in una quantità di prodotto pari a 30 g. - Amari intermedi Sono degli amari che hanno una gradazione alcolica media (intorno ai 30°) ![]() - Amari aperitivi Sono quegli amari che hanno una gradazione alcolica bassa (intorno ai 20°) e per le loro qualità sono considerati più aperitivi che digestivi. Quando vengono serviti necessitano di uno spruzzo di seltz che li allunga e li rende più stimolanti, e di una scorza o fettina di limone o di arancia.
Bevande analcoliche, distillati e liquori Amaro alle Erbe: liquore tipico della provincia di Vibo Valentia, fatto con arancio amaro e dolce, mandarino, liquirizia, camomilla, ginepro, issopo, zucchero e alcool; Anice: liquore diffuso in tutta la regione, prodotto con semi di anice, aromi naturali, zucchero e alcool. L’anice ha origini orientali, ed è presente in Calabria come pianta selvatica. E’ digestivo, diuretico e sedativo; Fragolino: liquore fatto con fragoline di montagna, aromi naturali, zucchero e alcool. Si trova su tutto il territorio regionale; ![]() Liquore di cedro: Le scorze di cedro, prive della parte bianca, vengono messe in infusione nell'alcool. Si prepara uno sciroppo di acqua e zucchero che, una volta raffreddato, si aggiunge all'alcol e alle bucce di cedro. Si lascia in infusione per alcuni giorni poi si filtra. Perché l'alcol e gli aromi del cedro siano ben amalgamati si lascia riposare il liquore per almeno 5 mesi. La Calabria è uno dei pochi posti al mondo dove il cedro ha trovato un habitat ideale nell'esigua fascia che va da Tortora a Cetraro, sulla costa tirrenica, e in provincia di Reggio Calabria. Liquori di limone o di limetta: si prepara da tempi immemorabili con le bucce degli agrumi macerate in alcool, acqua e zucchero; Liquore di finocchietto selvatico: liquore dolce di color verde preparato con finocchio selvatico, alcool e sciroppo di zucchero. Da consumare dopo 2 mesi; Liquore agli agrumi: usato tradizionalmente nelle feste principali e per gli ospiti importanti; Liquore ai fichi d’India: pianta che cresce spontanea in tutto il Centro-Sud Italia, il suo gusto dolce e fruttato lo rendono ideale per consumarlo con dolci tipici; Limoncello o Lemoncello: ottenuto dalla semplice macerazione nell'alcool delle bucce dei limoni che sulle coste calabre crescono rigogliosi; Liquore alla Liquirizia: liquore diffuso in tutta la regione, il succo di liquirizia viene addizionato all'alcol e allo sciroppo di zucchero. Dopo circa un mese è pronto per l'uso. La pianta di liquirizia cresce spontanea lungo i litoranei calabri. Solo questi terreni consentono lo sviluppo ottimale di glycyrrhizina, il principio attivo peculiare del succo di liquirizia, da almeno due secoli le note proprietà di questa leguminosa vengono sfruttate per la preparazione di caramelle. In tempi recenti è stato messo in produzione un liquore al gusto di liquirizia che sta ottenendo un grosso consenso di pubblico. ![]() Le Grappe: sono distillate nell’area Aspromontana. Bevande analcoliche: Gassosa al limone: da antica ricetta calabrese, preparata semplicemente con acqua, zucchero, concentrato di limone e anidride carbonica; Gassosa al caffè: antica bevanda calabrese a base di acqua e caffè; Cedrata: bibita ricavata dal cedro. |