Il Castello di Roseto Capo Spulico, saldamente arroccato sulla scogliera, risale al X secolo. Come ricorda
San Vitale da Castronuovo: è sulla "Petrae Roseti"che il Santo avrebbe fondato un monastero. Sui ruderi
dell'edificio sacro è sorto il "Castrum Petra e Roseti" nel secolo XI ad opera dei Normanni. A quel tempo il
castello segnava il confine tra i possedimenti di Roberto il Guiscardo ed il fratello Ruggero II(1105-1154),
padre di Costanza d'Altavilla, erede del Regno di Sicilia e madre di Federico II Hoheustaufen (1194-1250).
Nel XIII secolo (1229), già Tempio dell'Ordine, fu requisito da Federico II ai Cavalieri Templari, per
ritorsione al loro tradimento, durante la VI crociata in Terra Santa (1228).
Fu restaurato e riadattato a fortilizio militare; infatti dai Registri angioini si conosce l'entità della guarnigione
assegnata alla fortezza che nel 1275 è composta dal castellano, uno scudiero e da dodici guardie. Lo stesso
Federico, a cui il Castello stava molto a cuore, nel proprio testamento, come riportato nel "Da Monumenta
Germaniae Historia, Legu, Sectio IV: Tomus II, n.274" assegnò il territorio di Porta Roseti al figlio naturale
Manfredi, mentre tutti i castelli e soprattutto il "templare Petrae Roseti" ai figli legittimi i quali saranno
anche Re di Gerusalemme". Oggi, dopo accurate opere di restauro da parte della società proprietaria,
risplende come classico esempio di architettura federiciana di derivazione templare.
L'ampio cortile cinto da mura merlate è chiuso da un arco che porta stemmi alchemico-templari come la
"Rosa" e i "Gigli" che fanno del "Castrum Petrae Roseti" un Tempio dell'Ordine.
Di recente, a completare l'indagine storica basata su studi degli Archivi Zaristi si ha notizia che, nel Castello
fu custodita, da Federico II, la Sacra Sindone.
Tale scoperta è avvalorata dagli studi sui lapicidi del castello, che hanno portato alla lettura del segno del
"Grifone”, appartenuto a Federico
II e al "Sigillo di Salomone" che riproduce quello del Tempio di
Gerusalemme.
Oggi, dopo accuratissime opere di restauro ad opera del Conte Giuseppe Cosentino, proprietario della
struttura, ospita una delle strutture recettive più suggestive ed uniche nel suo genere di tutto il Sud Italia.
I SERVIZI
All’interno dell’ampio cortile, il ristorante “Alla Corte di Federico”, aperto tutto l’anno, dispone di circa
cinquanta posti a sedere .
Un ambiente accogliente, riservato, romantico ed elegante dove si può respirare ancora l’antico fasto
medioevale, proposte culinarie di impronta mediterranea, con un’attenzione particolare rivolta alle eccellenze
del territorio e alla scelta accurata dei migliori prodotti calabresi, un viaggio enogastronomico con la storia.
La struttura offre i suoi spazi per eventi di ogni genere, convegni, manifestazioni culturali, concertistiche e
banchetti nuziali, con possibilità di pernottare nell’unica ed esclusiva Suite Imperiale.
Unico, spettacolare, l’anfiteatro, una terrazza con vista panoramica a picco sul
fiabesco per i banchetti nuziali e non solo. mar Ionio, lo scenario
A pochi metri dal maniero è situato lo stabilimento balneare, il “Lido Cala Castello” che dispone di
un’estensione di circa cinque ettari di prato inglese a ridosso della spiaggia, tamerici e palme che rendono
questo luogo una vera e propria oasi di relax adatta ad ogni tipo di clientela.
Di recentissima costruzione il “Residence Cala Castello”, a cinquanta metri dal mare con appartamenti di
diversa metratura, rifiniture di pregio, dotate ognune di ampi terrazzi vista mare.