L'Accademia Italiana del peperoncino
L'accademia Italiana del peperoncino Onlus è nata per approfondire e
diffondere in Italia la "cultura piccante".
Fondata nel 1994 a Diamante dal giornalista gastronomo Enzo Monaco,
in poco tempo si è diffusa in tutto il territorio nazionale.
Le finalità dell'Accademia sono chiaramente espresse nell'articolo 2 dello
Statuto che dice testualmente: "L'Associazione si propone di creare,
approfondire e diffondere una vera e propria cultura del peperoncino".
Oggi conta oltre cinquemila soci e sessanta delegazioni accademiche nelle
principali città italiane.
All'estero solo sedi di rappresentanza nelle più importanti città: New York,
Tokyo, Parigi, Monaco di Baviera, Basilea, Sydney, Lausanne.
In particolare vuole far conoscere il peperoncino (capsicum annuum) arrivato
in Italia con Cristoforo Colombo, la sua storia, la sua cultura, le sue
qualità e le sue utilizzazioni. Promuove lo studio e la ricerca sulla sua
produzione, sulle sue qualità e su tutte le sue possibili utilizzazioni; con
particolare riferimento al campo della gastronomia, della cosmesi, della
farmacologia, della medicina e di qualsiasi altro settore utile all'uomo.
Studia e approfondisce le tradizioni, gli usi, le abitudini direttamente o
indirettamente collegate al peperoncino in tutti i paesi del mondo.
Valorizza infine ogni forma di espressione artistica (letteratura, cinema,
TV, giornalismo, pittura, scultura, ecc.) direttamente o indirettamente
collegata o collegabile alla "cultura del peperoncino", compresa la
connotazione di "piccante" nel senso di "trasgressivo e non conformistico".
L'anima dell'associazione sono i soci accademici. Per i primi due
anni si chiamano "Aspiranti accademici".
Concluso il "tirocinio biennale" acquisiscono il titolo di "Maestro
accademico". Nel primo "congresso utile" ricevono il diploma e una nuova
tessera e possono fregiarsi delle "insegne piccanti".
Oltre agli "Aspiranti accademici" e ai "Maestri accademici" ci sono anche i
"Maestri accademici Honoris causa" che vengono nominati dal consiglio
d'Accademia per "chiara fama" o su segnalazione dei soci.
Fra i soci onorari grossi nomi della cultura, della politica e dell'economia
tutti accomunati dalla "passione piccante". Fra i personaggi dello
spettacolo Giorgio Albertazzi, Alessandro Benvenuti, Valeria Marini, Paola
Gassman, Ugo Pagliai, Maria Grazia Cucinotta, Beppe Barra, Licia Colò,
Clarissa Burt, Roberta Capua.
Per i politici una vera e propria rappresentanza trasversale che va dal
Presidente di AN Francesco Fini fino alla cossuttiana Ersilia Salvato.
Per non parlare di Tony May il mago dei ristoratori italiani in America o
dello scienziato Robert Gallo.
Il distintivo dell'Accademia, disegnato da Gerardo Sacco, rappresenta
una maschera greca con in bocca un peperoncino rosso fuoco. Il logo ricalca
stilizzato il disegno della maschera con intorno la scritta: Accademia
Italiana del peperoncino.
Le Delegazioni accademiche, in modo autonomo o in collaborazione con la sede
nazionale, organizzano manifestazioni di vario genere sempre finalizzate al
raggiungimento degli scopi sociali.
La sede nazionale di Diamante organizza ogni anno a Dicembre il congresso
nazionale e a Settembre il Peperoncino festival. Periodicamente anche
altre manifestazioni convegni medici, mostre, rassegne, concorsi
gastronomici e gite in collaborazione con le delegazioni o con enti
pubblici. A Giugno a Porlezza in provincia di Como Peperoncino sul Lago. A
Scalea in provincia di Cosenza ad Agosto Peperoncino nella Torre nella
fascinosa Torre Talao.
Il congresso nazionale che nel mese di Dicembre viene organizzato sempre su
un'isola è stato già fatto a Pantelleria, Lipari, Grado, Ischia.
Il Peperoncino Festival ha sede e data fisse. Sempre a Diamante in provincia
di Cosenza e sempre nel primo fine settimana di Settembre, è la più
importante iniziativa dell'anno. La stampa tedesca lo ha definito il
festival "la più bella manifestazione del mondo dedicata a Sua Maestà il
peperoncino".
La caratteristica che rende la manifestazione davvero unica è la
celebrazione del piccante a trecentosessanta gradi. Si parte dalla
gastronomia per arrivare alla satira, al cabaret, all'arte e al cinema
piccanti.
Scenario meraviglioso è lo splendido lungomare, a picco sopra la scogliera,
che si arricchisce dei colori degli stand e si vivacizza con gli spettacoli
di strada.
Tutto si svolge all'aperto e senza biglietto d'ingresso. Le degustazioni
della mostra "Mangiare Mediterraneo", i "Laboratori piccanti", le mostre, il
cabaret, le finali di due campionati nazionali, quello della satira dal vivo
e quello dei mangiatori di peperoncino. E in più la "Rassegna del cinema
piccante", la presentazione di libri, la premiazione della migliore tesi di
laurea sul peperoncino e anche i convegni medici.
Tutti per strada e tutti protagonisti nelle cinque giornate di festa.
Rompendo definitivamente la vecchia mentalità del "palco in piazza" con gli
spettatori che seduti assistono alla "rappresentazione". In perfetta armonia
con la "filosofia" di Sua Maestà, che venuto dalle Americhe, ha subito
familiarizzato con le classi sociali più deboli, tanto da meritare
l'appellativo di democratico e popolare.
Per il vacanziere la giornata - tipo diventa questa: la mattina spiagge
libere e senza caos con il clima più dolce dell'anno e, poi, sul Lungomare,
musica, cabaret, "menù afrodisiaci", mostre, film e convegni. Fino a tarda
notte.
La sede nazionale, al suo interno, si articola in sezioni coordinate da
esperti. Al momento le sezioni funzionanti sono cinque:
Gastronomia (coordinatore chef Salvatore Benvenuto, presidente della Federcuochi di Cosenza).
Medicina (coordinatore prof. Bruno Amantea dell'Università di Catanzaro).
Biologia (coordinatore Massimo Biagi, Dipartimento di Biologia delle piante
agrarie dell'Università di Pisa.
Arti visive (coordinatore Tonino Sicoli, giornalista e critico d'arte).
Satira (coordinatore Passepartout, disegnatore e vignettista).
Il settore della gastronomia che è il più importante organizza centinaia di
iniziative dalla cena piccante ai laboratori alle ricerche sul campo fino ai
concorsi gastronomi.
Si deve a questo lavoro la valorizzazione di tutte le specialità regionali
al peperoncino e la creazione di nuove leccornie fra le quali bisogna
ricordare la confettura di peperoncini, il liquore di cedro e la grappa
piccante, i "Baci di Casanova" deliziose praline di cioccolato piccante e la
"crostata del diavolo".
Il settore della medicina ha organizzato decine di convegni medici sul
peperoncino che fa bene alla salute dalle tradizionali utilizzazioni in
cardiologia fino alla neurobiologia, all'eros e alla terapia del dolore.
Il settore della Biologia della pianta è forse quello che ha raggiunto i
risultati più importanti. In collaborazione con l'Università di Pisa sono
stati classificati oltre 300 varietà di peperoncini. Con la Stazione
Sperimentale di Reggio Calabria è stata iniziata una ricerca sul campo per
l'individuazione dei peperoncini autoctoni di Calabria. Mentre è attiva la
collaborazione con l'Azienda Sperimentale Stuard di Parma e con i Fratelli
Gramaglia di Collegno che da anni fanno ricerche sul "capsicum".
Per favorire la ricerca sul capsicum l'Accademia ha istituito il premio per
la migliore tesi di laurea sul peperoncino che viene assegnato regolarmente
da tre anni in occasione del Festival.
Il coordinamento delle attività è affidato ad un sito internet
www.peperoncino.org che registra
puntualmente tutte le iniziative promosse sul territorio nazionale.
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