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Itinerari in Calabria


AMANTEA - ACQUAPPESA





Regione Calabria Provincia di Cosenza








AMANTEA

Amantea è una città di circa 13.800 abitanti in provincia di Cosenza, nel basso Tirreno cosentino. La sua stupenda zona balneare è meta estiva di molti turisti. Il nome deriva dal greco Amantia, nome di città dell'Epiro e della Macedonia. Secondo altri il nome deriva dal latino amans,-antis.



Cenni storici

La città di Amantea risale probabilmente al XVIII secolo a.C., Amanteaad opera degli Enotri che diedero al borgo il nome di Lampetia (o Clampetia). Reperti archeologici, attestano che Lampetia fu sotto l'influenza greca nel 1100 a.C. circa; successivamente, fu colonia romana. Nel 365 Lampetia venne distrutta dal terremoto e così sorse il nuovo centro di Nepetia. Nell'827, infatti, Nepetia venne saccheggiata dai Saraceni i quali distrussero edifici pubblici e privati e abbatterono le mura della Cattedrale. Da quel momento in poi Amantea prese il nome di Almantiah (ovvero "La Rocca"), da cui successivamente derivarono i nomi di La Mantia e, successivamente, di Amantea. Nel 1870, Amantea divenne un importante comune del Regno d'Italia. Fu dotata di molte scuole e altri presidi pubblici che le permisero di diventare il punto di riferimento dei piccoli comuni del retrostante entroterra tirrenico. Nel 1943 Amante subì un violento bombardamento da parte degli americani. Furono colpite molte case e ci furono numerose vittime. Dopo la guerra, la cittadina ha iniziato ad espandersi raggiungendo la costa e diventando una nota località turistica balneare. Da pochi anni è entrato in funzione il porto turistico nella sua frazione di Campora San Giovanni. Da qui è possibile imbarcarsi per le isole Eolie.



Luoghi d’interesse
Amantea
  • Chiesa di San Bernardino da Siena (XV secolo)
  • Chiesa di San Procopio
  • Chiesa di San Bernardino da Siena
  • Chiesa del Carmine o di San Rocco
  • Chiesa di Sant'Elia o del Gesù
  • Chiesa dei Cappuccini o di Santa Maria la Pinta




Feste e manifestazioni religiose

  • Il 18 e 19 marzo si svolge la fiera in onore di San Giuseppe
  • 13 giugno Festa patronale di Sant'Antonio da Padova
  • Festa del Carmine
  • Sagra delle monacelle
  • Sagra delle alici
  • Sagra delle zucche




Prodotti tipici

Essendo Amantea un paese di mare non mancano i piatti a base di pesce preparati in svariati modi. Piatto particolarmente delizioso è quello della "pasta ccu alici e sardi" o l'insuperabile "rosamarina" fatta a "pitticelle".







SAN LUCIDO

San Lucido è un comune di 6.024 abitanti in provincia di Cosenza. Il nome è riferito a San Lucido o a San Niceto.


Cenni Storici

Le San Lucidonotizie sulla nascita di San Lucido all’età basso-medievale, quando alcuni monaci basiliani fondarono il cenobio di Santa Maria di Persano, intorno al quale si sviluppò il centro abitato. Di questa struttura oggi rimangono solo i muri perimetrali. Nel 1902 Ruggero, Duca di Calabria diede il paese in dono all'Arcivescovo di Cosenza, Arnolfo II. Quest’ultimo fece costruire una serie di monumenti. Dal 1487 fu feudo della famiglia Sangri, Carafa, Della Tolfa e Ruffo che lo tennero fino al 1806. Il castello di San Lucido è appartenuto ai principi Ruffo di Calabria antenati dell'attuale regina del Belgio, nel 1744 vi nacque il Cardinale Fabrizio Ruffo, capo della famosa Armata della Santa Fede o Sanfedista. Fra le chiese da visitare vi sono San Giovanni Battista, l'Annunziata ed il Rosario. Dal 1811 è comune autonomo.


Luoghi d’interesse

  • Chiesa di San Giovanni. Ed è situata accanto al Castello
  • Chiesa della Pietà. E’ l’edificio più antico
  • La S.S. Annunziata, rara architettura del XV° secolo conserva alcuni pannelli scolpiti di un altare cinquecentesco.



Feste e manifestazioni religiose

  • Una ricorrenza molto particolare di San Lucido è la data del 21 luglio in cui si festeggia " a vulata di' ciùati" (la volata dei pazzi), con un Carnevale estivo che dura per tre giorni.
  • Il 24 giugno si festeggia il patrono San Giovanni Battista
San Lucido


Prodotti tipici

  • gelato alla mandorla
  • granita al fico d'india
  • cudduriaddri








PAOLA

Paola è un comune in provincia di Cosenza di 18.683 abitanti. Il nome potrebbe derivare dal latino terra pabula, ossia "terra per il pascolo" oppure direttamente da pabulum (pascolo) il cui plurale è pabula. Secondo una leggenda il paese in passato si chiamava Patico.


Cenni Storici

Nessuno storico è riuscito a stabilire il periodo di nascita della città di Paola. Paola ha origini assai remote, soprattutto confuse, perché nessuno storico è riuscito a stabilirne il periodo di nascita e l'etimologia del nome. La famiglia Ruffo, fu la prima a godere su di essa diritti feudali e quando il Conte Antonio Ruffo mori lasciò due figlie: Polissena e Novella. All'inizio del secolo VI, però, cominciò la vendita delle località fiscalizzate e Paola fu acquistata dagli Spinelli di Fuscaldo, i quali governarono su di essa per circa tre secoli. Intanto viveva, in quel tempo, in Paola, Francesco d'Alessio che sarebbe stato poi proclamato, dopo la morte avvenuta in Francia nel 1507 Santo. PaolaNel 1494 e nel 1496 Paola fu proclamata "Città" da Alfonso II e Ferdinando II d'Aragona e tale titolo le fu confermato da Filippo II, Re di Spagna. La città di Paola però non riuscì a sfuggire agli assalti da parte dei Turchi comandati da Dragut Rais, che nel 2 luglio del 1555 saccheggiarono e incendiarono il Convento dei Minimi fondato da San Francesco. Il 18 ottobre del 1806, Paola subì l'occupazione da parte dei Francesi, i quali la incendiarono e saccheggiarono il Santuario che restò deserto. Nel 1815 dopo il congresso di Vienna fu restaurato il Regno Borbonico nelle due Sicilie e Paola entrò nelle grazie di Ferdinando I. Molti Ordini religiosi svolsero attività religiose e culturali a favore della comunità di Paola. Oltre ai Minimi (che vi sono tutt'ora), infatti, operarono in Paola gli Agostiniani, i Cappuccini, i Domenicani, i Gesuiti ed i religiosi dell'Ordine di S. Maria di Valle Giosafat che furono i primi a stabilirvisi. I sovrani del passato,e gli uomini politici di oggi, hanno fatto di Paola un punto di riferimento nella regione, mentre il Pontefice Giovanni Paolo II, nella sua visita pastorale in Calabria (ottobre 1984), ne ha fatto, per due notti consecutive, il luogo del riposo e della preghiera. La Città è gemellata con Frejus (Francia) dal 1983, cinquecento anni dopo che S.Francesco attraversò la cittadina francese, salvandola dalla peste.


Luoghi d’interesse

  • Il principale luogo di interesse è il Santuario di San Francesco. È meta di pellegrinaggio da tutto il sud Italia, specialmente dalla Calabria, di cui San Francesco è patrono. PaolaCustodisce parte delle spoglie del Santo (le restanti si trovano a Tours in Francia). A destra dell'ingresso principale del Santuario, vi è un arco tramite il quale si accede alla parte laterale del santuario, in cui si trovano l'ampia basilica moderna e la fonte della cucchiarella, alla quale solgono bere i pellegrini. Accanto a questa è esposta una bomba inesplosa, caduta nel torrente accanto al Santuario durante un bombardamento anglo-americano nel mese di agosto del 1943, che non danneggiò il Santuario.
  • Palazzo Scorza
  • Duomo o Chiesa dell'Annunziata
  • Chiesa S.S. Rosario
Paola


Feste e manifestazioni religiose

Il 27 marzo si celebra la nascita di San Francesco, mentre il 2 aprile (festa canonica del Santo di Paola) si celebra la morte. San Francesco è stato proclamato oltre che patrono della Calabria anche patrono della gente di mare.







GUARDIA PIEMONTESE

Guardia Piemontese è un comune della provincia di Cosenza di 1.863 abitanti. In passato il paese era chiamato Guardia Lombarda, poi Guardia Piemontese con il significato di "insediamento di gente settentrionale" che si stanziò nei pressi di una torre di guardia.


Cenni storici

Solo in anni più recenti ha preso la denominazione attuale di Guardia Piemontese, in quanto prima era nota con il nome di Casale di Fuscaldo, Guardia Fiscalda, poi successivamente Guardia dei Valdi e Guardia Lombarda. Guardia PiemonteseA causa della miseria, delle persecuzione subite nelle terre del Piemonte, la popolazione locale dovette fuggire alla ricerca di un luogo più protetto e si trasferì in Calabria dove fondò il paese di Guardia. Ecco perché viene aggiunto l’aggettivo “piemontese” al nome. Non si sa quando precisamente giunsero i valdesi in Calabria. Alcuni studiosi sostengono che essi vi giunsero attorno al XIII secolo spinti dall’esigenza di sfuggire alle persecuzioni in atto nelle valli piemontesi. Secondo altri l’arrivo dei valdesi è da datarsi nella prima metà del XIV secolo a causa dalla mancanza di occupazione. In Calabria infatti i valdesi trovarono terre molto ricche e fertili. Inoltre i valdesi, si insediarono anche in altre località della attuale provincia di Cosenza: Montalto Uffugo, San Sisto dei Valdesi, Vaccarizzo, San Vincenzo La Costa. Guardia Piemontese rimane però l’unico posto in cui si è conservata l'antica lingua occitana e, fino a non molto tempo fa, anche l'uso del costume tradizionale.


Luoghi d’interesse
Guardia Piemontese
  • Chiesa di Sant'Andrea apostolo
  • Chiesa del SS.Rosario, ex convento dei Domenicani
  • Centro di cultura Giovan Luigi Pascale




Feste e manifestazioni religiose

Il patrono di Guardia Piemontese è Sant' Andrea Apostolo che viene festeggiato il 30 novembre. A settembre si tiene il Festival del Documentario sulle Minoranze, la cui prima edizione si è svolta nel 1999.








ACQUAPPESA

Acquappesa è un comune di 2.016 abitanti della provincia di Cosenza. Nel periodo estivo Acquappesa conta circa 60.000 presenze. Il nome del comune si riferisce alla presenza di una cascata in zona (ecco perché acqua appesa).



Cenni storici

Acquappesa ha origini recenti e quindi non vanta particolari tradizioni storiche: è sorta infatti tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700 con il nome di "Casaletto o Casalicchio" ed era uno dei tanti piccoli villaggi sparsi dei centri abitati della Calabria.Acquappesa I numerosi reperti di vasi (IV secolo e III secolo a.C.) e gli oggetti in bronzo di uso funerario che sono stati ritrovati nella zona, testimonia che il pianoro alle spalle del paese fu abitato dai Greci. Le vicende del paese sono legate alle Terme Luigiane, sulle quali esercita la potestà territoriale a pieno titolo ab antiquo per effetto del Decreto dell’8 febbraio 1835 del re Ferdinando II di Borbone, ma che sono state assegnate per cinque dodicesimi anche al vicino comune di Guardia Piemontese. Fino al 1927 Acquappesa si è retta autonomamente, poi fu unificata con Guardia Piemontese. Nel 1943 i due comuni si sono separati di nuovo. Frazioni di Acquappesa sono i centri abitati di Intavolata e Terme Luigiane. L'unica attività produttiva di rilievo è il turismo balneare e termale. Acquappesa è sulla costa tra Cetraro e Fuscaldo. Il territorio è delimitato a nord dal torrente Fiumicello e a sud dal fiume Bagni.

Acquappesa

Luoghi d’interesse

  • Chiesa di Santa Teresa Vergine (nella frazione di Intavolata)
  • Chiesa di Santa Maria del Rifugio
  • Chiesa di Santa Maria degli Angeli (a Marina)
  • Palazzo Gentili




Feste e manifestazioni religiose

  • Il 2 luglio si festeggia il santo patrono Madonna del Rifugio




Prodotti tipici

Acquappesa vanta speciali piatti tradizionali: la pasta ai fichi d'india in padella e il coniglio all'Intavolatese. Purtroppo si tratta di piatti pressoché introvabili nei ristoranti e che vengono preparati soltanto nelle case.







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