Belvedere Marittimo è un comune di 9.318 abitanti della provincia di Cosenza. Antichi scritti del 1631 attribuiscono a Belvedere un'antichità meravigliosa: la si vuole fondata da Gomero, primo dei sette figli di Jafet (a sua volta figlio di Noè), il quale 131 anni dopo il diluvio universale fondò la città di Blanda, e a conferma di ciò gli storici dell'epoca presentavano gli scritti di Dionigi di Alicarnasso, il quale affermava che il regno d'Italia fosse stato il primo a ripopolare il mondo dopo il diluvio, e le opinioni di San Girolamo e Giuseppe ebreo, i quali chiamavano la Calabria il paese degli Aschenagi perché popolata dai discendenti di Ascenez, primogenito di Gomero (e la discendenza è confermata nel capitolo X della Genesi). Le origini si possono, tuttavia, datare intorno al VII secolo. Il primo documento scritto in cui compare il nome di Belvedere è del XI secolo la cui denominazione esatta era "Bellumvidere" latinizzata in "Bel ederium", e da alcuni scritti risulta fondata già da alcuni secoli. Secondo la tradizione e la ricostruzione storica, gli abitanti di Blanda, per sfuggire alle continue incursioni dei pirati salirono sulla collina superiore dove ora sorge il centro storico di Belvedere intorno all’anno 1100, fondandone l’antico borgo, sfruttando così anche la lontananza dal lido, il vasto orizzonte, il clima più salubre e soprattutto la vicinanza al fiume Soleo.
Prima del 1200 Belvedere diede i natali a San Daniele, che è diventato il suo Santo Patrono. Belvedere festeggia il suo protettore il 13 ottobre di ogni anno, dedicando al Santo una settimana di preghiera. Durante questa settimana, la statua del Santo viene trasportata alla Marina di Belvedere ed ospitata da una piccola chiesetta votiva in piazza. Inoltre, sempre in questa settimana, si tiene in Marina una grande fiera.
Il centro abitato si compone di due parti distinte: il borgo medievale, che sorge su una sporgenza rocciosa circa 150 mt al disopra del livello del mare, e la parte che invece sorge sul litorale, detta Marina di Belvedere, costruita in epoca più recente e che ospita attrezzature e residenze turistiche. La cittadina gode di un clima invernale particolarmente mite e di estati calde, ma non torride.
Uno dei monumenti più antichi è la chiesetta del Rosario, sul cui portale, in pietra arenaria, è inciso l'anno 1091. In Contrada Rocca è presente una torre di osservazione a base quadrangolare romana. Nella parte antica figura il castello, di origine normanna, ma ricostruito dagli Aragonesi. Inoltre, è presente la casa natale di San Daniele Fasanella, patrono del luogo.
Un importante crocifisso ligneo risalente secondo alcuni al Seicento è presente nella Chiesa omonima situata nel centro storico del paese. Parte del territorio comunale di Belvedere Marittimo è inclusa nell'area protetta del Parco Nazionale del Pollino.
LE CHIESE
Il Convento dei Frati Cappuccini
Il 9 agosto 1597, per devozione e gratitudine a San Daniele martire a Ceuta nel 1227, furono gettate le fondamenta per la costruzione di un magnifico convento, detto dei frati cappuccini, su una deliziosa collinetta, a cui venne dato il nome e il titolo di Monastero o Provincia di San Daniele da Belvedere. Questo convento, che può ospitare molti frati fu fatto spendendo i soldi raccolti con le offerte al Santo che venne scelto come protettore della città.
All’interno, spicca l’altare maggiore sul quale è posta una mostra d’altare in legno del 1742 opera di intagliatori d’arte monastica, che racchiude un olio su tela raffigurante l’Immacolata, dipinta da Andrea Molinari nel 1603. Nello stesso posto è l’immancabile ciborio ligneo settecentesco intarsiato con madreperla, quasi un segno di riconoscimento dell’ordine, che reca anche due piccole sculture lignee raffiguranti i SS. Francesco d’Assisi e Francesco di Paola, conservate nella chiesa di Sant’Agostino. Sul lato sinistro, olio su tela di anonimo del sec. XVII, raffigurante Santa Chiara. Nel presbiterio, edicole con sculture lignee seicentesche raffiguranti San Samuele e San Daniele, scolpite nel sec. XVII; e dipinti di anonimi del 600 raffiguranti i Santi Francesco d’Assisi e Daniele di Belvedere. Inoltre, Gesù Bambino, piccola statua opera di monaci intagliatori del 600; San Francesco d’Assisi, statua di legno del sec. XVIII, posta sull’altare del santo.
Nella cappella della Porziuncola, eretta da Orazio de Paola nel 1637, dipinto raffigurante la Madonna e San Francesco d’Assisi, olio su tela di anonimo del 600 e una mostra d’altare in legno del sec. XVIII. In un’edicola lignea del 1762, è racchiuso un affresco su cui è effigiata la Crocifissione ritenuto miracoloso per aver rivelato la parola ad un frate nel corso del sec. XVII. Nel refettorio, oltre ad un crocifisso ligneo di ignoto intagliatore locale del 600, sono posti sette dipinti ad olio su tela del sec. XVIII dedicati a esponenti illustri dell’ordine (vescovo cappuccino non identificato; f. Anselmo Marzano, cardinale morto nel 1607; Francesco M. Cosino, cardinale; p. Raffaele Spinelli morto nel 1712; arcivescovo Emerico di Vienna, morto nel 1717; f. Angelo Loioseo; Giovambattista d’Este ).
Vi sono ancora posti i seguenti dipinti: Miracolo di San Francesco d’Assisi ad Agropoli, di anonimo pittore regionale del 700; San Bonaventura, olio su tela di anonimo del 700; Duns Scotto; litografia di N. Sangiorgi del 1853 raffigurante S. Francesco d’Assisi.
Convento di Sant’Agostino e Santuario di Maria SS. Delle Grazie e Consolazione
Il monastero della Santissima Annunziata e di Sant’Agostino era inizialmente sorto come un cenobio dove dimoravano i Padri Eremitani che vivevano secondo la regola di Sant’Agostino. Fu fondato nel 1446 come appare da un’iscrizione che si può leggere sul frontale della porta d’ingresso. Nella chiesa è conservata una statua della Madonna delle Grazie, incoronata per decreto della Santa Sede il 2 luglio 1926.
La Chiesa del Ss. Crocifisso
La chiesa del Crocifisso è posta al di fuori dell’antica cinta muraria che circonda il borgo medievale. Di origini molto antiche, è sede di un culto molto vissuto dagli abitanti di Belvedere che vedono nel Crocifisso qui conservato il miracolo. Fu costruita sulla sede della congrega dei Fratelli Secolari Nobili di Santa Maria del Pianto e i soldi necessari alla costruzione furono offerti dai cittadini tramite l’elemosina. Nella chiesa è posta una maestosa scultura lignea del seicento, raffigurante il Santissimo Crocifisso, di pregiato valore artistico e di antichità considerevole. Risale ai tempi degli iconoclasti di scuola monastica spagnola. Il ritrovamento di questo crocifisso in bilico tra storia e miracolo. La tradizione popolare vuole che sia stato ritrovato sulla spiaggia della Marina miracolosamente una mattina dopo vari giorni di tempesta. Non si sa quando sia stato ritrovato ma è certa la devozione che la città ha verso questa meraviglia che sa di miracolo.
La Chiesa di San Giacomo Apostolo il Maggiore (Ss. Rosario)
Situata nel centro del vecchio borgo medievale, la chiesa del Santissimo Rosario fu costruita sicuramente prima del 1091, come si può chiaramente notare dalla iscrizione in pietra posta sul portale. La chiesa rappresenta per Belvedere l’edificio religioso adibito a Chiesa e quindi al culto religioso più antico del borgo. Al suo interno, edicola in legno del 600 intagliata e dipinta, che custodisce una statua in gesso dipinto, raffigurante la Vergine bambina con Sant’Anna, eseguita nel sec. XIX. L’altare maggiore è del 1902, opera di marmorari calabresi; al di sopra, bella mostra d’altare del sec. XVIII in legno intagliato e dorato; nella cornice sono incastonate 15 tele raffiguranti i Misteri, di ignoto pittore locale del 700; nella nicchia centrale, statua della Madonna del Rosario. Degno di nota è un affresco raffigurante Santa Margherita da Cortona, opera di ignoto pittore del 1513; inoltre, pregevole ostensorio del 1899 e calice, entrambi in argento.
La Chiesa di S. Maria del Popolo
La chiesa di Santa Maria del Popolo è l’attuale chiesa madre di Belvedere e si trova al di sopra della porta della Piazza. Fino a non molto tempo fa veniva considerata come due chiese, infatti aveva il valore di arcipretura e di rettoria. Secondo fonti non molto sicure, l’attuale chiesa è stata costruita sui resti di un’antica chiesa, forse una cattedrale distrutta dai Saraceni durante una delle loro scorribande in Calabria. Queste informazioni, sono contenute in un antichissimo manoscritto da parte in un anonimo e questo importantissimo documento è conservato all’interno della chiesa stessa. Con il trascorrere dei secoli la cariche di arcipretura e di rettoria vennero unite in una sola parrocchia sotto la direzione di un reverendo Arciprete curato, nominato per la prima volta nel 1812. Sull’antico portale si può osservare un magnifico gruppo marmoreo del quindicesimo secolo che sicuramente è stato scolpito dalla famosa scuola toscana. Questo favoloso gruppo marmoreo raffigura la Madonna del Popolo a cui è dedicata la ricostruzione della cattedrale originale. Di grande pregio artistico è il pulpito in legno risalente al 1500 conservato all’interno della chiesa stessa. Inoltre si può notare una tela che risale al tempo della ricostruzione.
Chiesa Maria SS. del Rosario di Pompei
Venne costruita intorno agli anni '50; la cui singolarità ed unicità risiede nella ceramica artistica che vivacizza con colori forti e leggeri allo stesso tempo, i pavimenti , i leggii e persino le edicole della Via Crucis disposte tradizionalmente sulle pareti perimetrali della Chiesa; sull'altare è riportata in bassorilievo l'Ultima Cena, ed alle spalle la Madonna del Rosario di Pomperi. Sulle finestre, realizzate in vetro policromo, sono raffigurati i Santi calabresi.
Casa Natale di San Daniele
Il luogo dove sorge, detto “fondaco della Vallata”, fu acquistato nel 1798 per essere adattato a forno, nel 1852 divenne frantoio, il quale presentava una singolare caratteristica: ogni anno vi moriva la mula che consentiva la macina. La colpa venne attribuita al fatto che in quel posto sorgeva la casa natale di San Daniele Fasanella e che irriguardosi proprietari ne avevano modificato le caratteristiche suscitando, evidentemente, le ire del santo; per questo venne definitivamente chiuso; solo nel 1856 tornò ad essere un’abitazione.
Nell’Ottobre 1953 la casa natale di san Daniele fu trasformata in cappella per interessamento di un comitato di fedeli. I lavori eseguiti hanno cancellato il suo aspetto originario. La cappella è preceduta da un atrio a quattro aperture in cui sono collocate due lapidi. Sull’altare, donato dal principe Rosalbino Fasanella d’Amore, è esposta un’antica tela che rappresenta il Santo, mentre soto la mensa (piano dell’altare) è esposta la sacra reliquia di San Daniele che fu portata in Calabria nel 1480 dal Cardinale Don Giovanni D’Aragona, figlio di Alfonso II Re di Napoli. In sacrestia vi è una raccolta di foto sul culto dei sette martiri di Ceuta.
Eventi : FESTIVAL INTERNAZIONALE DI PIROTECNICA D’AUTORE
Un grandioso e consolidato evento internazionale. NOTE DI FUOCO è un'avvincente mix di creatività, sapienza artigianale e tecnologia che da vita a performances pirotecniche di un valore artistico e una grandiosità riscontrabili solamente in pochissime altre occasioni ed unicamente all'estero (Montreal - Canada, Macao - Cina, San Sebastian e Bilbao - Spagna), in Italia (Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia e Calabria).
È una esibizione tra le migliori aziende pirotecniche mondiali nell’arte del dominio del fuoco, con spettacoli ai vertici assoluti dell’arte e della tecnica del settore, con accensioni di artifici di grande calibro, multipostazioni di lancio, partenze simultanee radiocomandate, grandi batterie di fuochi e fantastiche coreografie di luci e colori. Gli artisti presentati, vengono selezionati in base alla capacità professionale ed artistica, di rendere unica e sensazionale ogni singola performance.
NOTE DI FUOCO offre al pubblico divertimento e meraviglia, nell’emozione unica di ammirare, a distanza ravvicinata ma in tutta sicurezza, l’esplosione di tonnellate di artifici pirotecnici in una grandiosa coreografia di fuochi, con lanci a ventaglio che raggiungono un’ampiezza di fuoco aereo di oltre 200 metri.
Ogni anno, NOTE DI FUOCO è la vetrina esclusiva ed autorevole sullo stato dell'arte pirotecnica mondiale. Un sensazionale contenitore di emozioni. NOTE DI FUOCO è un evento che nasce e si sviluppa per suscitare meraviglia e che viene quindi organizzato con la stessa filosofia in ogni suo aspetto, diventando una proposta d’intrattenimento multilivello, diversificata e completa. Intrattenere, stupire, incantare. Oltre ai fuochi, tanti spettacoli di valore, danza, cabaret, musica, ospiti ed iniziative di assoluto prestigio, in un susseguirsi di emozioni positive dove nulla è lasciato al caso e tutto deve raggiungere i livelli di qualità degni di una delle maggiori manifestazioni popolari d’Italia.
Il fuoco è l’elemento dei sentimenti e delle passioni. Riguarda l'autorità, la rinascita, il coraggio, la fertilità, il cuore e la verità._ Come nella passata edizione, il Fire – Village sarà ubicato presso il lungomare di Belvedere M. mo, più precisamente nella zona della baia di Capo Tirone. Un’ esclusivo scenario che dalle trasparenze delle acque riflette i colori dei fuochi ,illuminando tutto il paesaggio. Il cuore della location sarà un attrezzatissimo “HOSPITALITY VILLAGE” in cui saranno presenti numerosi punti ristoro, bar tematici, stand istituzionali e commerciali, palcoscenici e corner con musica dal vivo e spettacoli. Nel village verrà allestita un area V.I.P. riservata, dove saranno invitati personaggi della politica, della cultura, dell’informazione e dello spettacolo e dove avranno il loro punto d’incontro esclusivo anche le aziende sponsor della manifestazione. Il villaggio aprirà alle ore 19.00 e chiuderà a notte inoltrata, per permettere a chi avrà voglia di tirar tardi, di continuare a divertirsi negli spazi previsti. Come l’anno scorso, anche quest’anno ci sarà il giusto spazio dedicato alla Musica. La musica è da sempre oggetto di discussione e confronto, esprimere attraverso la musica ed emozionarsi al contempo è uno dei tanti aspetti che la nostra manifestazione vuole regalare ad un pubblico esigente quale il nostro. Proprio per questo all’interno del Fire Village sarà allestita anche una zona concerti dove si terrà il “3° Mediterraneo Music Festival”. Dopo l’apertura del Fire Village inizieranno gli spettacoli, dove si esibiranno non solo gruppi emergenti locali, ma anche gruppi già affermati nel mondo dello spettacolo.
L’acqua è l’elemento dell’intuizione, la crescita psichica, il sesso, la musica, l'arte, i sogni, il nutrimento spirituale e vitale, e simbolo della guarigione. Le serate raggiungeranno l’apice della meraviglia grazie a delle meravigliose Fontane Danzanti, dove come per magia l’acqua prenderà vita e giocherà con luci e colori, inizierà a danzare su note suadenti per poi adattarsi a ritmi sempre più incalzanti e coinvolgenti. Zampilli che girano, s’intrecciano, saettano e spingono fino al cielo in un vortice di emozioni che lasceranno lo spettatore sazio di infantile stupore ma consapevole di aver preso parte ad uno spettacolo con comune. Ad accrescere la meraviglia, da sempre l’elemento che contrasta l’acqua: il fuoco. In un alternanza di sacro e profano, l’acqua ed il fuoco saranno complici in una danza che esalta il ritmo e trascina gli spettatori trasmettendogli vitalità, forza, calore ed energia.
Grazie all’enorme successo riscontrato nelle scorse due edizioni ed al fiume di persone che hanno affollato le strade della cittadina calabrese, ammirando la maestosità e la suggestione di un antica alchimia; NOTE DI FUOCO si è rivelato l’evento estivo più clamoroso ed eclatante. Si tratta di una competizione ai vertici dell’arte e della tecnica nel suo settore, in cui si esibiscono solo le migliori aziende pirotecniche; con esplosioni di artifici di grande calibro, multi postazioni di lancio, partenze simultanee radiocomandate, grandi batterie di fuochi e fantastiche coreografie di luci e colori. Un livello di performance a cui si può assistere, in tutto il mondo, soltanto nelle poche località che organizzano o ospitano simili eventi.
Visto lo straordinario successo riscosso con i giochi pirotecnici, delle Fontane Danzanti, che con i loro giochi di musica, luci e acqua hanno deliziato i vostri sensi nella serate del 15, 16 e 17_Luglio 2008. Ogni anno viene scelto un tema: quest’anno a fare compagnia al Fuoco e all’Acqua, ci sarà la Terra che si esprimerà con il tema “Parco del Pollino”. Le sculture che rappresentano le bellezze del parco, vengono realizzate con la sabbia appunto ma rinforzata con collanti e anime di ferro e soprattutto costruite con l'ausilio di una struttura in legno. Gli artisti lavorano alacremente e fanno si che la sabbia sia sempre umida per poter essere lavorata meglio, usando tutti gli attrezzi che userebbe un artista della creta ... per esempio! E come se non bastasse, il nostro grande show sarà anticipato da musica; che con note allegre, potenti e struggenti saprà celare e calmare un attesa carica di grandi aspettative.
A questo punto non rimane che regalarvi il miglior tempo libero che potreste desiderare!
…e il tempo non basterà
Come nelle passate edizioni la nostra città, quest’anno, con grande impegno organizzativo, vedrà massimizzate le sue capacità di intrattenimento grazie ad accoglienti Aree allestite “Villages” che gli faranno da cornice, realizzati per offrire, in tutta sicurezza, una visione privilegiata e ravvicinata degli spettacoli, una serie di attrazioni e di eventi musicali live, e la migliore assistenza al pubblico in termini di logistica e servizi.
Quando parliamo delle sculture e castelli di sabbia dovremmo più correttamente dire sculture e castelli di sabbia e acqua. L'acqua infatti al pari della sabbia è uno dei due ingredienti insostituibili di queste opere. Essa svolge l'importantissimo ruolo di legare tra loro i granelli grazie alla tensione esistente tra le sue molecole; la stessa debole forza della tensione superficiale delle molecole d'acqua che permette ad una piccola goccia di mantenere la sua forma sferoidale moltiplicata per miliardi di volte quanti sono i granelli componenti una scultura, (ricordiamo che in un cm3 di sabbia da scultura ce ne possono essere più di 4 milioni ) permette di tenere insieme strutture di parecchie tonnellate con un notevole sviluppo verticale ed addirittura con elementi ad arco ed a sbalzo. Se è vero che l'acqua agisce come legante , è vero che la sua azione diventa più efficace se la sabbia bagnata viene costipata in modo tale che i granelli si incastrino il più possibile tra loro e facendo in modo che buona parte dell'aria contenuta tra gli interstizi venga espulsa. Una sabbia ben costipata può avere anche un volume del 30% inferiore a quello precedente quest'operazione. Il peso specifico della sabbia asciutta si aggira intorno a 1,5 – 1,6 ma una volta bagnata e costipata può anche avvicinarsi a 1,9. I professionisti delle sculture di sabbia si avvalgono spesso nella costipazione della sabbia dell'ausilio delle casseformi che non sono altro che dei casseri smontabili di dimensioni adeguate in cui la sabbia viene posta , bagnata e compressa sotto i piedi degli scultori che in queste occasioni sono spesso costretti a ore di duro lavoro prima di mettersi nella condizione ideale per iniziare a scolpire.
Durante le manifestazioni l’organizzazione, come nella precedente edizione, ha voluto regalare con l’aiuto anche del Buon Dio,un momento di ricordi a tutta la cittadinanza riproponendo una spiaggetta che non si vedeva a Belvedere dagli anni 60. Nel riqualificare l’area si è voluto rilanciare una discoteca sulla spiaggia, stile retrò, ma aggiornata nel soddisfare le varie esigenze turistiche del momento.
La manifestazione si inaugurerà il prossimo luglio, mese in cui Belvedere M.mo si trasforma anche in meta turistica. La scelta di inserire l’evento in questo periodo, è stata fatta considerando l’eventuale meteorologia del periodo, adatta alla locazione in mare delle piattaforme esplosive, e soprattutto dal periodo turistico perfetto che dona la possibilità di creare eventi specifici, musicali, o di altro genere, capaci di entusiasmare i presenti. SEMPLICI GIORNI PER IL PIACERE DI RACCONTARSI.
Quest’anno, il progetto “Note di Fuoco”, si fa carico di una problematica che da anni affligge il nostro paese, ossia il progressivo abbandono del Centro Storico e il disinteresse del turista nel visitare un luogo ricco di bellezza storica, vuoto e senza offerta alcuna. La connotazione turistica, artistica e culturale qui diventa il fine primo del progetto. Nel Centro Storico il rispetto della pacatezza sembra d’obbligo. Note di Fuoco rivelerà così chiese secolari, vedute da “Belvedere” e soprattutto il castello Aragonese, il museo… trasportando la gente in un suggestivo viaggio alla scoperta di luoghi e tradizioni culinarie. Così il Mediterraneo Music Festival giungerà, con “note di fuoco”, alla terza edizione. Il festival accompagnerà l’evento con grande musica. Sarà il traino e la presentazione ideale per gli eventi dei giorni successivi.
Forti dell’esperienza acquisita nelle passate edizioni, quest’anno la comunicazione dell’evento sarà pianificata su diversi mezzi rivolti prevalentemente a ricoprire tutto il territorio nazionale con eco sul resto d’Europa, grande spazio sarà dedicato alla promozione del web site (visitato da oltre 90.000 utenze), su tutti i motori di ricerca del settore, ma non solo e fiere settoriali, per di più sul territorio Regionale, sarà pianificata un’attenta divulgazione dell’evento attraverso materiale stampato come: Locandine – manifesti - striscioni – brochure – cartine illustrative dei village. Sarà infine attivato il supporto di rinomate reti televisive regionali che lo promuoveranno attraverso spot e interviste,una troupe di professionisti riprenderà tutti i magici momenti della manifestazione per poterla ricordare insieme ed avere la possibilità di dire “c’ero anch’io”.
L’evento costituirà per la cittadina, momento di visibilità regionale e nazionale e permetterà di iniziare a perseguire la migliore divulgazione delle testimonianze culturali e il recupero delle capacità ricettive già presenti in questa località.
Un primo seme che, opportunamente curato, possa presto conferire un nuovo valore a Belvedere Marittimo, quello di una località viva e attiva, capace di accogliere e sposare un’ evento di tale portata, in virtù di un più completo e articolato ventaglio di proposte e servizi per turisti e visitatori.
La macchina organizzativa “Note di Fuoco”, non rimane fine all’evento stesso ma bensì vuole proporsi d’interagire con più tematiche d’interesse comune, come: l’istruzione al corretto uso del fuoco d’artificio; la prevenzione su come utilizzare tali artifici e gli eventuali rischi che si possono correre; la sensibilizzazione all’uso opportuno di materiale infiammabile e dello stesso fuoco, che da anni è causa di numerosi incendi sul nostro territorio, soprattutto nel periodo estivo. L’intento quindi rimane quello di organizzare un vero e proprio “motore” culturale, sociale ed economico intorno ad una delle più belle e antiche arti: IL FUOCO D’ARTIFICIO.
Tutto ciò sarà realizzato nel rispetto e per la valorizzazione dei nostri beni culturali, per rilanciare un turismo che stranamente manca in un luogo incantevole mai scoperto fino in fondo neanche dai più fedeli villeggianti.
Organizzazione:
Associazione Event Sea
Via G.Grossi, 54 – 87021 Belvedere Marittimo (Cs)
Coordinamento allestimenti villages:
I Signori del Fuoco
Coordinamento agli spettacoli pirotecnici:
Raffaele Fireworks
Coordinamento agli spettacoli delle Fontane Danzanti:
Simone Fiaschi
Coordinamento artistico delle Sculture:
Accademia della Sabbia
Immagine, comunicazione, sponsorizzazioni:
(SPONSOR E RADIO UFFICIALE)
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