Itinerari in Calabria
Crotone - Isola Capo Rizzuto |
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CROTONE
Crotone è una città di 61.439 abitanti si affaccia sulle limpide acque del Mar Ionio. Il suo territorio è ricco di colline e di immense distese verdi. Il clima sempre mite è dovuto alla breve distanza dal mare e dalle montagne della Sila. Questo ha permesso un fiorente sviluppo dell'agricoltura e soprattutto la coltura della vite che rappresenta una delle maggiori ricchezze della zona.
Cenni storici
Secondo la mitologia greca Eracle (Ercole per i romani), durante uno dei suoi viaggi, si trovò ospite nella odierna Calabria presso il suo amico Kroton. Una notte però Kroton si risvegliò a causa di un rumore e, temendo per la vita dell’amico Eracle, andò a controllare; ma anche Eracle udì lo stesso rumore e, vedendo un movimento sospetto dietro un cespuglio, non esitò a colpire quell’ombra…ma quell’ombra si rivelò essere purtroppo Kroton che perlustrava la zona…
Eracle a quel punto addolorato per la morte dell’amico, volle costruire in quella zona una città che portasse il suo nome e rendesse immortale il suo ricordo.
Kroton fu celebre per i suoi medici tra cui ricordiamo Alcmeone, il quale introdusse la sperimentazione trasformando la medicina, che fino ad allora era contaminata da magia e superstizione, in una scienza.
Verso la metà del VI secolo a.C. iniziarono i contrasti, tra Atene e Sparta. Nel 560 Kroton e Locri iniziarono una guerra decennale che si concluse con la battaglia della Sagra, che vide la vittoria dei Locresi, sostenuti da Sparta. Dopo l'arrivo di Pitagora, Kroton mosse contro Sibari, fino ad allora sua alleata. Nel 510 a.C. ci fu una delle più grandi battaglie dell'antichità, nei pressi del fiume Trionto. Si trovarono di fronte 100.000 guerrieri armati dai Crotoniati, guidati dal leggendario atleta Milone, contro quelli dei Sibariti che li superavano per tre volte. I Crotoniati riuscirono ad ottenere la vittoria e ad avere il predominio su di essa. Kroton decise a quel punto di cancellare per sempre l'odiata rivale. E dopo settanta giorni di saccheggi venne deviato il corso del fiume Crati i cui flutti fecero sparire Sibari per sempre.
Luoghi d’interesse
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Castello di Carlo V. Costruito nell'840 per difendere la città dalle incursioni dei Saraceni, fu modificato nel 1541 da Carlo V. Attualmente il castello ospita un museo di interesse archeologico ed alcune manifestazioni.
- Torre di Nao
- Area Archeologica di Capocolonna
- Palazzo Barracco, Palazzo Gallucci, Palazzo Giunti, Palazzo Lucifero, Palazzo Morelli, Palazzo Zurlo, Palazzo Macrì, Palazzo del Principe di Cerenzia
- Basilica cattedrale e Arcivescovato
- Chiesa di Santa Veneranda
- Chiesa dell'Immacolata
- Chiesa di San Pietro
- Chiesa di S.Giuseppe
- Chiesa di Santa Maria Protospataris
- Chiesa di S.Chiara
Ricorrenze, feste e fiere religiose
- 10 ottobre Festa di San Dionigi, patrono della città
- A maggio si svolge la festa e processione della Madonna di Capocolonna (feste compatronale)
- Festa e processione di Santa Rita
- Festa e processione della Madonna del Carmine
Prodotti tipici
A Crotone prevalgono prodotti semplici e vari come ad esempio: i funghi, le melanzane e pomodori che sono alla base di ogni pietanza, come anche gli asparagi e le cicorie che sono componenti essenziali della cucina crotonese. Un tocco di qualità è dato dal pane di grano.
Piatti tipici
Tra i piatti tipici crotonesi troviamo i Covatelli al ragù di maiale e le alici in tortiera o arriganate.
CUTRO
Cutro, è una città di 10.340 abitanti, della Provincia di Crotone, Deriva dal greco khutros, ossia pentola, che assume un significato figurato di "cavità nel terreno". Il territorio comunale è attraversato da una serie di fiumare, tra cui il fiume Tacina che delimita il confine ovest con la provincia di Catanzaro. A Cutro è possibile trovare una serie di basse collinette ben visibili dall’altopiano, che, grazie al loro colore giallastro (dovuto alla coltivazione del grano), ripropongono lo scenario delle "dune del deserto".
Cenni storici
Cutro ha origine come antica località della Magna Grecia, fondata con il nome greco di "Kyterion". Il Comune di Cutro vanta il diritto di fregiarsi del titolo di "città"', e un’esenzione ventennale dalle tasse. II privilegio fu dato dal Rè Filippo II di Spagna nel 1575 in seguito alla vittoria nel gioco degli scacchi riportata dal giovane cutrese contro il campione dell'epoca, l'anziano Vescovo di Segura Ruy Lopez. La famosa sfida scacchistica, svoltasi a Madrid alla presenza del Re e di altri dignitari di Corte, è fu immortalata in una tela del pittore toscano Luigi Mussini ("Sfida scacchistica alla Corte di Spagna"), conservata presso il Monte dei Paschi di Siena. L'8 marzo del 1832 centinaia di persone morirono a causa di un tragico terremoto. Buona parte della città fu rasa al suolo.
Luoghi d’interesse
- Chiesa Madre. Dedicata alla Santissima Annunziata venne ricostruita nel 1832 dopo che era stata distrutta dal terremoto dell'anno precedente.
- Chiesa di Santa Maria della Pietà
- Chiesa di Santa Chiara
- Chiesa di San Rocco
- Palazzo Santa Chiara
- Palazzo Grisi
- La Torre ed il Fortino di Chirizzi
- Il convento dei Frati Minori
- Villa Margherita. Villa Margherita è ritenuta una delle più belle ville del crotonese. È situata in località Sant'Anna e si affaccia su un ampio giardino. La struttura è di stile ottocentesco.
Feste e manifestrazioni
- Festa del Santissimo Crocifisso si svolge ogni anno dal 1 al 3 di maggio, nel comune di Cutro.
- Cutro inoltre dal 1995 ospita ogni anno un torneo internazionale di scacchi, che si svolge dal 24 aprile al 1 maggio e a cui partecipano campioni provenienti da tutto il mondo.
Prodotti tipici
Cutro è rinomata in tutto il territorio regionale per la produzione del pane, il famoso pane di Cutro, caratterizzato da freschezza e lunga durata. Il pane di Cutro, infatti, viene realizzato con semola di grano duro in percentuali altissime, circa il 75 per cento; la restante parte è costituita da farina di grano tenero, lievito naturale, acqua e sale. E’ considerato uno dei migliori pani d’Italia.
LE CASTELLA
Le Castella è una frazione di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. È situata sulla costa ionica della Calabria. Inoltre è stata più volte scelta come set cinematografico (L'Armata Brancaleone e Il Vangelo secondo Matteo su tutti). Nel 1999 ospitò tutte le puntate della 30a e ultima edizione di Giochi senza frontiere. A Le Castella sono due i
Patroni: San Giuseppe e Sant’Antonio.
Cenni storici
La presenza di Castella non è ancora chiara, così come non è ancora chiara la presenza attestata fino al ‘500 di due o tre isolette, in una delle quali si è detto vi avesse dimorato Calipso e che avrebbe trattenuto per qualche tempo l’eroe dei mari Ulisse secondo il racconto di Omero.
Il nome di “Le Castella” è usato al plurale in quanto la tradizione popolare riferisce l’esistenza di molti altri castelli collocati sulle isole di fronte il litorale e sprofondate negli abissi marini. Ma l’importanza del luogo è incentrata sul Castello che è ancora oggi il punto centrale di tutte le vicende di questo magnifico pezzo di Calabria. Verso la fine del XV secolo il feudo de Le Castella fu acquistato da Andrea Caraffa, già Conte di Santa Severina. Egli provvide a rafforzare le deboli fortezze costiere del suo feudo, costruendo a Le Castella intorno alla Torre cilindrica il Castello come sicura fortezza alle ripetute incursioni turchesche. Ma a lavoro quasi ultimato il popolo castellese venne assediato dal pirata soprannominato il Barbarossa. Tutta la popolazione cercò rifugio nel Castello resistendo per otto giorni dopodiché subì una dannosa distruzione. Le case vennero incendiate, molte persone persero la vita altre vennero fatte prigioniere. Tra gli schiavi si trovò un ragazzo di undici anni Giovanni Dionigi Galeni, noto alla storia con il nome di Uccialì. Il corsaro Barbarossa giunto a Costantinopoli vendette a poco prezzo il ragazzo castellese al pirata Giafar che lo destinò al remo. In molte occasioni Dionigi dimostrò di essere un ragazza di abili capacità navali e questo gli permise di entrare nelle grazie del padrone che lo destinò a posti di fiducia. Una volta acquistata la libertà divenne apostata per evitare la pena capitale inflittagli in seguito ad un banale incidente. Da questo momento cambiò il nome di Giovanni in Uccialì per i cristiani. Le sue capacità di condottiero navale e le ripetute vittorie conseguite gli permisero di divenire Sultano e di essere nominato dallo stesso Re di Tripoli, Tunisi ed Algeri.
Luoghi d’interesse
Su tutta la costa di Le Castella domina il Castello Aragonese di Isola Capo Rizzuto.
ISOLA CAPO RIZZUTO
Isola di Capo Rizzuto è un centro turistico di rilievo di 14.839 abitanti della provincia di Crotone. L’isola sorge in prossimità del mare, in una zona ricca di bellezze naturali. Sul suo territorio sono state scoperte tracce di insediamenti umani, che risalgono a più di cinquemila anni avanti Cristo.
Cenni storici
La Storia del Comune di Isola Capo Rizzuto, è legata alle origini del Castello, icona di questo territorio.
Esso viene citato da Plinio in una sua opera e ne descrive inoltre i contorni chiamandoli sin da allora Le Castella. Nonostante il suo territorio non sia circondato dal mare alcuni studiosi fanno derivare il nome di Isola al fatto che “Insula” era il luogo dove chi vi viveva beneficiava del diritto d’asilo. L’imperatore di Costantinopoli, Leone VI(886-911), elevò Isola di Capo Rizzuto a sede vescovile. La cittadina è indicata nei documenti bizantini con il termine greco “Aesylon” che significa “luogo sacro”, dove l’uomo non può essere perseguitato. Con la trasformazione della scrittura greca in quella latina il nome divenne Isola. Con il decreto regio del 22 gennaio 1863, assunse definitivamente l’attuale denominazione: Isola Di Capo Rizzuto. Anche Isola Capo Rizzuto subì le invasioni saracene che causarono un decimamento della popolazione. In epoca risorgimentale, molti abitanti del luogo aderirono alla Campagna di Garibaldi arrivando a subire numerosi bombardamenti in tempo di guerre mondiali.
Luoghi d’interesse
- Il Castello Feudale. Edificato in periodo medievale e ampliato nel 1549, dal feudatario napoletano Giovanni Antonio Ricca. Ad oggi il Castello è situato nel centro storico.
- Sulla costa sorge la "Torre Vecchia”, una torre cilindrica, con massiccia cordonatura a conci lapidei, eretta nel sec. XVI, contro le invasioni barbariche.
- Il Santuario della Madonna Greca. Dedicato alla Protettrice di Isola di Capo Rizzuto.
- La Chiesa di San Marco
- Il Duomo
Feste e manifestrazioni
Il Santo Patrono è la Madonna Greca, festeggiata ogni anno la prima domenica di maggio.
Prodotti tipici
A Isola Capo Rizzuto rinomato è il finocchio che è uno dei prodotti agricoli più coltivati.
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