Cucina Vegana - Vegetariana
a cura di
Linda Pizzuto
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Animali sfruttati e diritti calpestati a favore degli interessi economici. Ecco i motivi etici della scelta vegan11/12/2010
«Penso alle mucche, ai vitelli, al toro, capre e pecore e perfino […] all’umile maiale, come a rappresentazioni celesti: mansuete, dolorose sempre, benevole sempre, magnifiche. Non vedo perché l’uomo debba pensare che gli appartengono, che sono suoi propri, che può distruggerli, usarli. Concetto tra i più barbari e nefasti, da cui procede tutta la immedicabile violenza umana, l’essere micidiale della storia, la cui meta sembra solo l’accrescimento di sé, tramite il possesso e la distruzione dell’altro da sé. [… ] Più uccidiamo e più siamo uccisi. Più degradiamo e più siamo degradati». Da millenni l’umanità maltratta, inquina e distrugge la natura, le piante, gli animali, l’acqua e l’aria, ossia tutta la terra, tormenta e uccide in modo atroce gli animali. Le catastrofi che avvengono sulla terra rispecchiano la catastrofe che è l’uomo. Tutti ricordiamo come la follia dell’uomo si è manifestata nella mucca pazza. Ciò che si trova nella farina di origine animale, usata come mangime per animali, va al di là di ogni discrezione: rifiuti provenienti dai macelli, dagli ambulatori veterinari e dai laboratori nei quali vengono effettuati esperimenti sugli animali, perfino le cavie dell’industria farmaceutica, nelle quali erano state iniettate sostanze chimiche cancerogene, sono finite nelle mangiatoie degli animali, come pure le balene arenate sulle spiagge che erano completamente intossicate da sostanze nocive come il DDT e il PCB. In realtà, si sarebbe dovuto eliminarle come rifiuti pericolosi. Invece questi rifiuti sono stati macinati, cotti, pressati e presentati a bovini e suini. E alla fine tutto è finito sulla tavola dell’uomo nell’arrosto domenicale. All’inizio e alla fine della catena alimentare troviamo cadaveri pieni di tossine. Chi si ciba di carne e ha smesso di mangiare carne bovina ha dovuto constatare che nemmeno la carne di maiale è più sicura, dato che interi allevamenti sono stati riempiti di antibiotici. Tuttavia, dato che molte persone che si cibano di carne hanno iniziato a consumare più pollame piuttosto che bovini o maiali, stanno sorgendo ovunque grandi allevamenti intensivi di pollame. Gli animalisti e le organizzazioni di protezione della natura sono in allarme. Ciò che avviene all’interno di questi allevamenti di polli, nei quali si costringono a vivere insieme negli spazi più stretti fino a 40.000 animali, è quasi indescrivibile: in preda all’aggressività e alla paura, gli animali si beccano a sangue e per questo motivo si brucia loro il becco oppure si tagliano loro parte delle zampe. Molti si ammalano e perciò si somministrano loro tonnellate di antibiotici. La protezione per gli animali viene totalmente calpestata. Ma interessa tutto ciò al consumatore, che si mangia con gusto il suo pollo arrosto? Per non parlare poi delle sofferenze subite dagli animali che vivono negli allevamenti intensivi e che vengono trasportati: bovini, maiali, pecore, capre e tanti altri animali vengono stipati nei camion per essere trasportati. Sono costretti a trascorrere ore e ore, per non dire giornate, nello spazio più ristretto. Soffrono la fame, la sete, il freddo o la calura, assolutamente impotenti e in balia dei movimenti innaturali del veicolo che li trasporta, in piedi o sdraiati in mezzo ai loro stessi escrementi. Molti animali si ammalano, anche se sono stati abbondantemente trattati con appositi medicinali; molti arrivano morti a destinazione. I sopravvissuti vengono spinti o trascinati fuori brutalmente dalla loro prigione, vengono costretti con spintoni e con la violenza a entrare nel macello, dove devono subire il colpo mortale o essere uccisi in altro modo. Il corpo ancora caldo viene appeso, svuotato, segato a pezzi e tagliato. Un pollo che viene ingrassato consuma un’esistenza sconsolata e buia, che non può di certo essere definita “vita”. Un allevamento intensivo estremamente sofisticato, provoca volutamente alterazioni comportamentali negli animali per ottenere guadagni più ingenti, insieme all’impiego di forti dosi di medicinali e allo sfruttamento dei risultati ottenuti dallo studio sul comportamento. Il nostro galletto e i suoi compagni di sventura raggiungono in sole sei settimane il peso idoneo per essere macellati. Gran parte dell’umanità rimane indifferente quando vede che la terra viene sfruttata al massimo, che gli animali vengono tormentati e tenuti nelle stalle in modo crudele e privati di ogni dignità; a molti uomini non importa se gli animali cadono vittima di chi li tormenta e li uccide per molti scopi, usandoli anche per fare esperimenti; non importa loro nemmeno il fatto che gli animali debbano mangiare i propri consimili che sono stati macellati e che vengono presentati loro sotto forma di farine animale; molti rimangono indifferenti alle terribili grida degli animali in preda alla paura di essere uccisi nel macello. I macelli dei nostri giorni sono campi di morte in cui gli animali vengono tormentati e uccisi per servire la società “con alti valori morali”.
Linda Pizzuto
Bambini vegetariani e vegani. Si può!06/12/2010
“L'unico problema che i bambini vegani hanno è che non si ammalano e questo è un dramma per le industrie farmaceutiche. Io ho due figlie, le ho cresciute senza proteine animali, mia madre mi criticava ma loro non si ammalavano mai, a differenza delle figlie di mio fratello. Quanto a me, non prendo un antibiotico da 15 anni” Red Ronnie
E’ possibile per un bambino seguire una dieta vegetariana? "Dire che essere vegetariani comporta un rischio per la salute dei bambini - spiega Marco Stellini, presidente dell’Associazione vegetariana italiana (Avi) - è una grande inesattezza non solo scientifica, ma anche storica. I vegetariani nel mondo sono tanti. Si tratta di professionisti, insegnanti e impiegati con un elevato grado di istruzione, non certo di un esercito di masochisti". "Non si conosce con esattezza il numero dei bambini vegetariani - prosegue il presidente dell’Avi - ma si stima che in Italia siano oramai diverse decine di migliaia, visto le crescenti richieste di pasti vegetariani che ci giungono da asili ed ospedali pediatrici". Dunque i fatti dicono che non è un problema per un bambino fare a meno della carne, anzi numerosi studi affermano che la dieta vegetariana può rappresentare un’ottima forma di prevenzione contro le più comuni malattie degenerative. D’altra parte non è certo mistero che tra le otto modifiche alla dieta suggerite dal National Reserche Council (USA) per ridurre i rischi di cancro, al primo punto ritroviamo proprio l’invito a una drastica riduzione del consumo di carne e grassi animali. Perché i vegetariani rischiano meno il cancro? Secondo la rivista americana Nutrition and Cancer, la risposta deve essere ricercata nel più elevato contenuto di agenti protetti presenti nei prodotti vegetali, nel minor apporto calorico e nella maggiore attivazione del sistema immunitario. Questo non vuol dire che chi segue una dieta vegetariana non possa commettere errori. Qualsiasi dieta valida deve essere completa ed equilibrata, altrimenti si rischia la malnutrizione. Va poi fatta una netta distinzione tra la dieta latto-ovo-vegetariana che prevede il consumo di latte, uova e formaggi, e la vegana che invece esclude qualsiasi prodotto animale. In realtà, la dieta latto-ovo-vegetariana, quando si fa largo consumo di uova e latticini, presenta gli stessi rischi di una dieta a base di carne, a causa dell’eccessiva introduzione di grassi saturi, responsabili di molte di quelle patologie tipiche del nostro tempo: ipertensione arteriosa, obesità, diabete, cancro, ecc. Quindi è molto improbabile che un individuo, adulto o bambino, che segue la dieta latto-ovo-vegetariana presenti qualche carenza alimentare. Diverso è il caso della dieta vegana, che se non è praticata in maniera corretta, può causare carenze nutritive. Ecco perché, è consigliabile per i vegani, integrare la dieta con vitamina B12 scarsamente presente nei vegetali. D’altra parte anche una dieta onnivora, seguita in maniera squilibrata, può determinare deficit nutrizionali di vitamina B6 e acido folico, sostanze che sono invece ampiamente presenti nella dieta vegetariana. Che fare? In ogni caso, sia che si segua una dieta latto-ovo-vegetariana, sia che si opti per la vegana è fondamentale variare il più possibile il regime alimentare. Ricorrendo all’immagine della Piramide Nutritiva, si può dire che la base della dieta dovrebbe essere costituita da cereali in tutte le varietà e forme, possibilmente integrali e di provenienza biologica. Nel secondo piano della piramide vegetariana troviamo frutta e verdura di stagione, ovviamente bio; al terzo piano i legumi, i semi oleosi e per chi lo desidera i derivati di prodotti animali (uova, formaggi, ecc.), che vanno consumati comunque sempre con moderazione. All’ultimo piano l’olio extravergine d’oliva, i dolci e il sale. Il tutto contornato da un regolare esercizio fisico e da attività all’aria aperta, utile per l’assunzione della vitamina D. Quali sono i vantaggi per i bambini? L’alimentazione vegetariana è dunque una dieta validissima anche per i più piccoli, soprattutto nei paesi più ricchi, dove un bambino su tre è obeso. A dimostrarlo sono numerosi studi medici italiani e stranieri. I riflessi della dieta vegetariana sullo stato di salute e sull’accrescimento dei bambini sono stati oggetto di una recente indagine promossa dal Comitato medico-scientifico dell’Associazione vegetariana italiana in collaborazione con la Cattedra di Pediatria dell’Università di Verona. Un gruppo di quindici bambini vegetariani (sin dallo svezzamento) di otto anni è stato confrontato con un gruppo di bambini, scelti a caso, ma della stessa età. I risultati sono stati più che sorprendenti. Bambini vegetariani hanno presentato un livello di assunzione di ferro superiore, anche se bisogna riconoscere che il ferro vegetale è meno assimilabile di quello presente negli alimenti di origine animale. Inoltre avevano valori di colesterolo, trigliceridi e glicemia notevolmente inferiori rispetto agli onnivori. E ancora, più muscolo e meno grassi. Infine, la ricerca ha evidenziato l’assenza di qualsiasi tipo di carenza nutritiva nel gruppo di bambini vegetariani. Perché allora tanto accanimento contro chi sceglie di non nutrirsi di carne? "La verità - spiega il nutrizionista Leonardo Pinelli, docente di Pediatria Preventiva e Sociale all’Università di Verona - è che l’attuale ordinamento didattico delle nostre università non assicura un’adeguata preparazione in materia di alimentazione. La conseguenza è che la maggior parte dei medici non conosce sufficientemente le problematiche legate alla dieta vegetariana. E come spesso accade, quando non si conosce bene una cosa, la si combatte". E non c’è niente di peggio dell’arroganza che nasce dall’ignoranza. In realtà, se sono tanti i motivi per cui si decide di non mangiare carne, quello che accomuna vegan e vegetariani è la scelta di fondo. Una scelta di coerenza a favore dell’ambiente e contro ogni tipo di sofferenza umana e animale, perché non dimentichiamolo, per produrre un chilo di proteine animali, occorre una quantità di energia da 5 a 20 superiore a quella necessaria per ottenere un chilo di proteine vegetali. Consumare più energia vuol dire inquinare di più, incrementare l’effetto serra, depauperare le riserve di energia fossile presente nel pianeta. Inoltre a causa dell’elevata concentrazione di animali in spazi sempre più ristretti, gli allevamenti intensivi costituiscono una grave fonte di inquinamento e una delle principali cause di degrado ambientale e sociale per vaste zone del Terzo Mondo. Mangiare carne è anche uno spreco. Per produrre 1 kg di carne di manzo sono necessarie 16 kg di cereali e legumi. Se gli stessi fossero utilizzati direttamente per l’alimentazione umana, si potrebbe nutrire un numero di persone dieci volte maggiore! Infine, il consumo di carne contribuisce, seppure indirettamente, anche ad accentuare le sperequazioni economiche e sociali tra il Nord e il Sud del mondo, dove ancora mezzo miliardo di persone soffre la fame e decine di milioni di individui muoiono ogni anno di malnutrizione.
Linda Pizzuto
Atleti vegetariani e vegani31/10/2010
A causa delle pesanti richieste energetiche legate alla pratica di esercizio ed attività fisica, i fabbisogni nutrizionali di un atleta sono superiori a quelli medi. Tre sono i "carburanti" di base che l'organismo utilizza durante l'attività fisica, carboidrati, grassi e proteine, e le calorie in più ottenute sono necessarie per soddisfare le richieste energetiche. In particolare, una dieta bilanciata che sia ricca in carboidrati, a basso contenuto di grassi e che garantisca un adeguato apporto proteico, è la dieta più appropriata per gli atleti. Grazie al suo elevato contenuto in carboidrati e basso contenuto in grassi, una dieta vegetariana si configura come una dieta ottimale per chi pratichi sport. Si tratta inoltre di una dieta ricca in vitamine, minerali e sostanze antiossidanti, tutti importanti nutrienti che aiutano l'organismo ad utilizzare al meglio l'energia e lo proteggono dallo stress secondario all'esercizio fisico. Una dieta vegetariana, che esalta l'introduzione di cereali integrali, frutta, verdura e legumi, è in grado di fornire quella elevata quantità di carboidrati di cui l'organismo necessita per l'allenamento e la competizione sportiva. Anche le proteine dovrebbero provenire da fonti vegetali, piuttosto che da carne, latticini ed uova, cibi molto poveri di fibre e di carboidrati complessi. La dieta per chi pratica attività sportiva deve essere scrupolosamente pianificata, così come per il regime di allenamento fisico. Una dieta vegetariana ben bilanciata, che esalti il consumo di una varietà di cibi appartenenti ai nuovi quattro gruppi di cibo -cereali, legumi, frutta e verdura- è un'ottima dieta da applicare a chi pratichi sport, essendo adatta sia a migliorare la performance atletica che lo stato di salute. Scegliendo porzioni abbondanti di questi cibi, con una particolare attenzione alla varietà e completezza, il vostro organismo otterrà notevoli benefici. Cereali integrali: Scegliere pane di grano integrale, cereali, riso, pasta arricchiti. Questi cibi sono ricchi in carboidrati complessi, fibre, zinco, e vitamine del gruppo B. Una singola porzione fornisce inoltre circa 2-3 grammi di proteine. Verdure: Scegliere una varietà di verdure di colore intenso rosso, arancio o giallo in aggiunta alle verdure a foglia verde, per ottenere vitamina C, beta-carotene, ed altri antiossidanti che saranno in grado di proteggere l'organismo dallo stress ossidativo secondario all'esercizio fisico. Questo genere di alimenti fornisce inoltre ferro, calcio, fibre e la modesta quantità di 2 grammi di proteine per porzione. Legumi: Scegliere una varietà di legumi (pisellini, fagioli) come pure latte di soia, tofu, tempeh, e proteine vegetali ristrutturate. Questi cibi non solo sono ricchi in proteine (circa 7-10 grammi per porzione), ma sono pure ricchi di carboidrati complessi, fibre, ferro, calcio e vitamine del gruppo B. Frutta: Scegliere vari tipi di frutta e succhi di frutta in modo da ottenere altre vitamine, specialmente vitamina C. Supplementi di Vitamina B12: Un integratore multivitaminico/multiminerale od un integratore a base di vitamina B12 può venire assunto regolarmente (ogni giorno o a dì alterni) per far fronte ai fabbisogni nutrizionali. Cibi fortificati, come i Cornflakes della Kellogg o latti fortificati di soia o di riso possono pure contenere la forma attiva della vitamina B12, la cianocobalamina. Un numero sempre maggiore di atleti adottano la dieta vegetariana per motivi ecologici, economici, religiosi, salutistici ed etici. Le diete vegetariane possono soddisfare agevolmente le esigenze nutrizionali di atleti di ogni tipo, posto che contengano una certa varietà di alimenti vegetali. Nonostante la controversia riguardante i fabbisogni proteici, gli atleti vegetariani possono raggiungere facilmente un adeguato apporto proteico a patto che la loro dieta sia adeguata in apporto energetico e costituita da una certa varietà di cibi contenenti proteine vegetali, come legumi, cereali, noci e semi. Quindi, la maggior parte degli atleti vegetariani soddisfano il fabbisogno nutrizionale richiesto per un allenamento a sport di resistenza senza particolari piani dietetici. Gli atleti di sport di forza (sollevatori di pesi, lottatori, giocatori di football, lanciatori), o quelli costretti ad elevati livelli di allenamento o con bassi apporti energetici possono aver bisogno di includere più cibi ricchi in proteine. Ciò si ottiene facilmente incoraggiando l'atleta ad aggiungere da una a tre porzioni di cibi ricchi di proteine alla sua solita dieta (ad es., frappè di latte di soia, lenticchie nel sugo della pasta, tofu aggiunto alla frittura o fagioli aggiunti all'insalata). E' posizione dell'American Dietetic Association che le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusa gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia, adolescenza, e per gli atleti.
Linda Pizzuto
Vegetariani e vegani del passato e del presente16/10/2010
Perché si arriva a decidere di diventare vegetariani o vegani? I motivi sono tanti, e variano da una persona all'altra, ma il più importante, quello che, di solito, fa scattare la decisione, e' la volontà di non uccidere, non far soffrire, gli animali, esseri sensibili, che come noi possono provare sentimenti, sensazioni, emozioni, positive e negative. E' un argomento poco piacevole di cui discutere, questo, e a cui non pensiamo mai, perché noi non li vediamo soffrire, questi animali, e non li vediamo morire. La loro sofferenza e la loro morte avvengono in luoghi nascosti, ma... nessuno può razionalmente pensare che per avere una bistecca nel piatto non sia stato prima necessario tenere prigioniero in condizioni pietose un animale e poi ucciderlo. La carne non cresce sugli alberi! Di seguito riporto un elenco di famosi vegetariani e vegani, del passato e del presente, che hanno scelto questo stile di vita cruelty free. E tu cosa aspetti? NON CHIEDERCI PERCHE’ SIAMO VEGETARIANI, CHIEDITI PERCHE’ TU NON LO SEI! * Pitagora di Sam (571-497 a.C.), matematico * Empedocle (492-430 a.C.), filosofo e poeta * Platone (427-347 a.C.), filosofo * Epicuro (341-271 a.C.), filosofo * Plutarco (46-120), scrittore Antica Roma
* Cicerone (106-43 a.C.), filosofo, avvocato e scrittore * Orazio (65-8 a.C.) poeta * Publio Ovidio Nasone (43 a.C. -18), poeta e scrittore * Lucio Anneo Seneca (4 a.C. -65), filosofo, politico e drammaturgo (vegetariano in gioventù, prima che tale pratica fosse condannata da Tiberio)
Padri della Chiesa *Gesù di Nazareth era vegetariano, in quanto appartenente alla tribù degli Esseni, vegetariani * Basilio Magno (329-379), vescovo greco e santo * Gregorio Nazianzeno (329-390), vescovo di Costantinopoli e santo * Giovanni Crisostomo (344/354-407), patriarca di Costantinopoli e santo
Medioevo
* Bogomili (X-XIII secolo), movimento religioso * Catari (XII-XIV secolo), movimento religioso * Francesco di Paola (chiamato "santo vegan") (1416-1507), Eremita, santo e fondatore dell'Ordine dei Minimi
Età moderna
* Leonardo da Vinci (1452-1519), artista e scienziato italiano * Michel de Montaigne (1533-1592), filosofo francese * Giordano Bruno (1548-1600), filosofo italiano * Isaac Newton (1642-1727), fisico inglese * Alexander Pope (1688-1744), poeta inglese * Antonio Cocchi (1695-1758), medico e scrittore italiano * Voltaire (1694-1778), filosofo francese * Linneo (1707-1778), biologo e scrittore svedese * Benjamin Franklin (1706-1790), scienziato e politico statunitense (adottò il vegetarismo per un periodo) * John Wesley (1703-1791), teologo inglese fondatore del metodismo
Età contemporanea * Percy Bysshe Shelley (1792-1822), poeta inglese * Jeremy Bentham (1748-1832), filosofo inglese * Alphonse de Lamartine (1790-1869), scrittore francese (vegetariano in gioventù) * Lev Nikolaevi? Tolstoj (1828-1910), scrittore e filosofo russo * Henry Salt (1851–1939) scrittore inglese * John Harvey Kellogg (1852-1943), medico statunitense * Mohandas Karamchand Gandhi (1869-1948), politico indiano * Adolf Hitler (1889-1945) NON era vegetariano * Albert Einstein (1879-1955), fisico tedesco e premio Nobel (vegetariano nell'ultima parte della sua vita) * Franz Kafka (1883-1924) scrittore ceco * Albert Schweitzer (1875-1965), medico, teologo, filosofo e musicista tedesco, Premio Nobel per la pace * Martin Luther King (1929-1968), politico statunitense e Premio Nobel per la pace * Isaac Bashevis Singer (1904-1991), scrittore polacco e Premio Nobel per la letteratura * Michael Jackson (1958-2009), cantautore, ballerino, showman afroamericano * George Harrison (1943-2001), cantante e chitarrista dei Beatles * Joe Strummer (1952-2002), cantante e chitarrista dei Clash * James Rachels (1941-2003), filosofo statunitense * Tiziano Terzani (1938-2004), scrittore italiano * Mario Canciani (1928-2007), prete italiano * Peter Sellers (1925-1980), attore inglese
Vegetariani viventi (in ordine alfabetico)
Italia
* Giorgio Albertazzi, attore * Franco Battiato cantautore e regista * Michela Vittoria Brambilla politico * Claudia Cardinale, attrice * Pino Caruso, attore * Ivan Cattaneo, cantante * Adriano Celentano cantante e presentatore televisivo * Giorgio Celli, etologo e divulgatore scientifico * Marco Columbro, presentatore televisivo * Manuela Di Centa fondista, campionessa olimpica e politica * Roberto Gervaso giornalista e storico * Margherita Hack astronoma, politica e divulgatrice scientifica * Michelle Hunziker, attrice e presentatrice * Jovanotti cantautore * Lea Massari, attrice * Gianni Morandi cantante * Ornella Muti, attrice * Katia Noventa conduttrice televisiva e modella * Alfonso Pecoraro Scanio, politico * Romina Power, cantante ed artista * Marina Rei, cantante * Red Ronnie presentatore televisivo * Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico * Umberto Veronesi oncologo ed ex-ministro della Sanità
Resto del mondo
* Bryan Adams, cantante canadese (vegan) * Jon Anderson, cantante inglese degli Yes * Pamela Anderson, attrice statunitense * Brigitte Bardot attrice e cantante francese * Linda Blair, attrice statunitense * Jim Carrey, attore canadese * Terry Chimes, batterista dei Clash * Jennifer Connelly, attrice statunitense (vegan) * Janez Drnovšek, politico sloveno ed ex Presidente della Repubblica Slovena * Bob Dylan cantautore statunitense * Lydia Guevara attivista per i diritti degli animali e nipote di Ernesto Che Guevara * Kirk Hammett, chitarrista dei Metallica * Julia Butterfly Hill, ambientalista statunitense * Steve Howe, chitarrista inglese degli Yes * Natalie Imbruglia, cantante australiana * Mick Jones, chitarrista dei Clash * Carl Lewis velocista e saltatore campione olimpionico * Linda McCartney moglie di Paul * Paul McCartney compositore e cantante dei Beatles inglese * Moby, musicista statunitense (vegan) * Morrissey, cantante degli Smiths * Martina Navrátilová, tennista statunitense di origine cecoslovacca * Gwyneth Paltrow, attrice statunitense * Natalie Portman, attrice israeliana-statunitense (vegan) (ha disegnato recentemente una linea di scarpe vegane) * Tom Regan filosofo americano * Nick Rhodes, tastierista dei Duran Duran * Jeremy Rifkin economista, filosofo e scrittore statunitense * Alicia Silverstone, attrice statunitense * Peter Singer filosofo e scrittore australiano * Sofia di Grecia, regina di Spagna * Ringo Starr, batterista dei Beatles * Sting musicista britannico
Linda Pizzuto
il futuro è vegan, per l'ambiente, il mondo e la salute10/10/2010
Il futuro per l'ambiente Il futuro, già a breve termine, non consentirà consumi di carne (pesce compreso), latte, uova pari a quelli attuali, perché, semplicemente, non ci sono abbastanza risorse sulla Terra per permetterlo. Sono ormai sempre di più gli studiosi che denunciano - sia su riviste tecnico-scientifiche che divulgative - che uno dei modi più potenti di proteggere l'ambiente è quello di cambiare modo di mangiare, tornando a modelli più tradizionali e diminuendo quindi drasticamente il consumo di carne e altri alimenti di origine animale (latte, uova), la cui produzione è estremamente dispendiosa in termini di risorse (terreni, energia, acqua) e di inquinanti emessi (gas serra, sostanze chimiche, liquami ad alto potere inquinante). Animali come macchine: del tutto inefficienti Per comprendere i motivi dell'impatto sull'ambiente occorre notare che gli animali d'allevamento sono "fabbriche di proteine alla rovescia". Infatti gli animali d'allevamento consumano molte più calorie, ricavate dai vegetali, di quante ne producano sottoforma di carne, latte e uova: come "macchine" (così sono ormai considerati nella moderna zootecnia, anche se macchine di certo non sono) che convertono proteine vegetali in proteine animali, sono del tutto inefficienti. Vale a dire: per ogni kg di carne che si ricava da un animale, lo stesso animale deve mangiare mediamente 15 kg di vegetali, appositamente coltivati. Questo causa uno spreco enorme di terreni fertili, energia, acqua, sostanze chimiche. Alcuni dati: * Spreco di acqua - per produrre soli 5 kg di carne bovina serve tanta acqua quanta ne consuma una famiglia media americana in un anno. Nell'agosto 2004 si è tenuta la consueta "Settimana Mondiale dell'Acqua", a Stoccolma, durante la quale gli esperti hanno spiegato che le riserve d'acqua non saranno sufficienti a far vivere i nostri discendenti con la stessa dieta oggi imperante in Occidente e hanno affermato che sarà necessario ridurre il consumo di alimenti di origine animale. * Spreco di energia - le calorie di combustibile fossile spese per produrre 1 caloria di proteine dalla soia sono pari a 2; per il grano, servono 3 calorie, per il latte 36, per il manzo 78. (Fonte: "Eenergy and land constraints in food protein production", Science, Nov 21, 1975) * Inquinamento da deiezioni - in USA è stato calcolato che le deiezioni - cioè gli escrementi - provenienti dagli allevamenti intensivi inquinano l'acqua più di tutte le altre fonti industriali raggruppate. (Fonte: Envinromental Protection Agency 1996) * Abbattimento delle foreste - circa il 70% delle foreste tropicali abbattute, sono abbattute per far posto a pascoli per bovini. Dopo 5-6 anni l'area si desertifica, e viene abbattuta un'altra porzione di foresta. Nel 2003 c'è stata una crescita del 40% della deforestazione nella foresta amazzonica brasiliana rispetto all'anno precedente, per far posto a nuovi pascoli (Fonte: Rapporto del CIFOR, Centro per la Ricerca Forestale Internazionale, 2004). Il futuro per il mondo Gli sprechi di vegetali, terreno, energia, acqua, pesano soprattutto sui paesi più poveri, e "rubano" le loro risorse. Il Brasile conta 16 milioni di persone malnutrite. Ed esporta 16 milioni di tonnellate di soia per mangimi animali - 1000 kg di soia l'anno per ogni individuo malnutrito! (Fonte: Database FAO 2001) In Messico, milioni di persone soffrono di denutrizione cronica. Nel 1960, il bestiame consumava il 5% dei cereali prodotti. Nel 2003, il 45%. Allo stesso modo, per l'Egitto si è passati dal 3% a 31%, per la Cina dall'8% al 28%. Quindi si usano i terreni, anziché per coltivare cibo per le persone, per coltivare mangimi per animali, con il conseguente spreco descritto sopra. (Fonte: Unimondo) In organizzazioni come l'OMS e la FAO aumenta sempre di più la preoccupazione per l'impatto dell'allevamento industriale sull'utilizzo delle terre coltivabili e conseguentemente sulla possibilità o meno di nutrire il mondo in modo efficiente. L'economista Frances Moore Lappè, ha calcolato che in un anno, nei soli Stati Uniti, sono stati prodotti 145 milioni di tonnellate di cereali e soia. Da questi 145 milioni di tonnellate di cibo sono stati ricavati solo 21 milioni di tonnellate di carne, latte, uova. Facendo la differenza, si ottengono 124 milioni di tonnellate di cibo sprecato: questo cibo, avrebbe assicurato un pasto completo al giorno a tutti gli abitanti della Terra! (Fonte: Frances Moore Lappè, "Diet for a small planet", New York, Ballantine Books, 1982, pp.69-71) Il futuro per la nostra salute Secondo l'Annuario statistico italiano 2007 dell'Istat, le maggiori cause di morte in Italia sono le malattie cardiache e i tumori. Solo questi due fattori sono la causa di quasi tre quarti delle morti che avvengono in Italia ogni anno (il 71,2%, per le precisione). Eppure, sono anche i fattori più facilmente prevenibili con uno stile di vita corretto, la cui componente principale è una corretta alimentazione. Per quanto riguarda le malattie cardiache, esse sono spesso addirittura curabili, non solo prevenibili. L'alimentazione ottimale per prevenire queste malattie (ma anche molte altre) è quella a base vegetale. Le linee guida del World Cancer Institute (l'Istituto Mondiale per gli studi sul Cancro) raccomandano testualmente di "prediligere diete basate su alimenti vegetali e comprendenti un'ampia varietà di verdura, frutta, legumi e carboidrati poco raffinati e, se si consuma carne rossa, di non consumarne più di 80 g al giorno". Da notare il "se": il cibo su cui basare la nostra alimentazione è quello vegetale, il consumo di carne è "facoltativo", ma se c'è non deve superare un certo limite. Questo limite massimo è fissato a 80 g al giorno, il che significa 30 kg l'anno. In realtà in Italia si consumano pro capite 92 kg di carne l'anno (62 di carne rossa, 30 di altre carni), quindi oltre il triplo del limite massimo consigliato! È chiaro dunque che una modifica delle abitudini alimentari verso una drastica diminuzione del consumo di alimenti animali e un drastico aumento di cereali, legumi, verdura e frutta è l'unica strada che può salvarci dalle "malattie del benessere". Lo stesso si verifica, in misura ancora maggiore, per le malattie cardiovascolari, che possono anche essere curate attraverso l'alimentazione. Negli USA vi è più di un esempio di progetti di successo basati su questo, che salvano la vita a moltissime persone.
Linda Pizzuto
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